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10/03/2023
Abbiamo l’opportunità di far sentire la nostra voce!

I pazienti e genitori di pazienti con allergia alimentare sono invitati a partecipare a questo sondaggio per esprimere le proprie opinioni riguardo ai risultati su cui la ricerca dovrebbe focalizzarsi permettendo di armonizzare gli studi sull’allergia alimentare.

In quanto associazione di pazienti del team COMFA, Ti chiediamo di compilare questo sondaggio entro il 31/03/2023.

Grazie per la collaborazione!

Caro Partecipante,
La invitiamo a partecipare al sondaggio Delphi COMFA, volto a definire gli outcome che devono essere valutati negli studi sulle allergie alimentari.
Questo sondaggio è rivolto a persone o organizzazioni che vivono con, curano o studiano le allergie alimentari.

Il sondaggio è diviso in due fasi, alla prima delle quali è già possibile partecipare. Dopo aver completato il primo sondaggio, a distanza di qualche settimana sarà possibile partecipare al secondo.

Nel primo sondaggio Le verrà chiesto di attribuire un punteggio a una serie di outcome. Nel secondo sondaggio Le verrà chiesto di ripetere l’operazione dopo aver letto i punteggi assegnati nella prima fase da diversi gruppi, incluse persone con allergie alimentari e operatori sanitari.
Il secondo sondaggio (detto Fase 2) sarà simile al primo, ma è comunque importante completarlo appena sarà disponibile.

La scadenza per la compilazione del primo sondaggio è 31.03.2023

La preghiamo di cliccare sul link sottostante per partecipare al sondaggio:
https://app2.welphi.com/Pages/RedirectPage.aspx?BhnujeLJdumkqcDoYJGz5ZFJAaB5wuYIWw1d6DPIGctTwAa3+cPYLUOIAtJUXhEt

La invitiamo a contattarci in caso di domande sul sondaggio. Potrebbe anche trovare utile il link sottostante.

La ringraziamo per il Suo sostegno e per il tempo dedicato a questa importante iniziativa.

Cordialmente,

Il team COMFA
mail@comfa.eu
13/10/2022
GARANTIRE AUTO-INIETTORI DI ADRENALINA SALVAVITA A TUTTI

Food Allergy Italia APS ha lanciato questa petizione

Chiediamo ai cittadini di sostenere una battaglia per la vita, perché l’auto-iniettore di adrenalina può salvare la tua vita in pochi minuti in caso di shock anafilattico. Chiediamo alle autorità della salute che la disponibilità dell’auto-iniettore di adrenalina sia certa e gratuita su tutto il territorio nazionale. La riclassificazione del farmaco salvavita dalla Fascia H alla Fascia A è imprescindibile per permettere al paziente di reperire l’auto-iniettore nella farmacia più vicina.

La World Allergy Organisation (WAO) definisce l’anafilassi «una reazione di ipersensibilità grave e sistemica, solitamente a rapida comparsa e che può causare la morte»1. Tali episodi letali possono essere causati da reazioni allergiche a farmaci, punture di imenotteri o cibo. Le reazioni più acute possono comportare danni permanenti, come ischemia cerebrale, infarto del miocardio, o, come già anticipato, la morte.

L’unica modalità per rispondere subito ad uno shock anafilattico è la somministrazione tempestiva, per via intramuscolare, di adrenalina auto-iniettabile, un farmaco che è in grado di erogare una quantità unica e predosata di adrenalina2. Le linee guida internazionali identificano l’adrenalina auto-iniettabile come trattamento di prima linea2. Gli auto-iniettori di adrenalina sono comodi, hanno un basso coefficiente di errore e sono più facili da somministrare2.

L’Italia, nel 1995, ha introdotto sul mercato l’adrenalina auto-iniettabile. La determinazione AIFA n. 202 del 31 agosto 2005 riclassificò il farmaco in fascia H; pertanto, da allora è distribuita a carico del Servizio Sanitario Nazionale presso le farmacie dei centri ospedalieri su prescrizione dell’allergologo ospedaliero o, in alcune Regioni, del medico di base. L’obiettivo è quello di permettere ai pazienti a rischio di disporre in qualsiasi momento del farmaco ed utilizzarlo in caso di urgenza, soprattutto se non in prossimità di strutture sanitarie.

Nel 2015, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha raccomandato alla classe medica di informare i pazienti sui meccanismi d’uso degli auto-iniettori di adrenalina e contestualmente, per i pazienti a rischio di anafilassi, la prescrizione di due auto-iniettori di adrenalina per ovviare a qualunque rischio legato a un mancato effetto della somministrazione. E’ possibile che nel corso di uno shock anafilattico un solo auto-iniettore di adrenalina non sia sufficiente. In assenza di un miglioramento clinico o se si verifica un peggioramento dopo il trattamento iniziale, oppure il dispositivo non viene utilizzato correttamente si rende necessaria un’ulteriore somministrazione di adrenalina auto-iniettabile. Questi rischi, potenzialmente fatali, potrebbero essere evitati con un secondo auto-iniettore di adrenalina. L’indicazione della prescrizione dei due auto- iniettori è stata recepita anche da AIFA. Tuttavia, l’effettiva implementazione della raccomandazione EMA, in Italia, appare incompleta e frammentata da parte di Regioni e ASL.

La classificazione dell’auto-iniettore di adrenalina in Fascia H rende difficile l’accesso al farmaco salvavita da parte del paziente per diversi motivi, sia per la carenza dei servizi allergologici che possano gestire in tempi rapidi il piano terapeutico, sia per le lunghe liste d’attesa che non permettono la prescrizione immediata e la conseguente erogazione. La risposta allo shock anafilattico deve essere immediata e non può essere subordinata alle tempistiche, spesso molto lunghe, del Sistema Sanitario Nazionale.

Al fine di sanare le differenze che sussistono tra Regioni, è necessario raggiungere l’uniformità territoriale dell’accesso ai trattamenti dell’anafilassi su tutto il territorio nazionale, prevedendo l’erogazione, ai soggetti che ne hanno diritto, dei due auto-iniettori di adrenalina, così come previsto dalle raccomandazioni EMA del 2015.

È necessario, infine, aumentare la conoscenza anche di tutto il personale medico e sanitario sulle modalità d’uso e sui vantaggi dell’utilizzo dell’adrenalina auto-iniettabile e attivare una campagna di formazione specifica su questo target.

Questa petizione chiede il tuo aiuto affinché non ci siano più morti per anafilassi per mancato trattamento tempestivo.
Per far questo è necessario:
1. riclassificare il farmaco salvavita dalla Fascia H alla Fascia A e quindi renderlo disponibile in
farmacia.
2. Inserire la reazione anafilattica all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
3. Garantire che l’erogazione dei due auto-iniettori sia certa e gratuita.
4. Attivare una campagna di formazione specifica per specialisti, pediatri, medici di medicina generale e di pronto soccorso.

DAI IL TUO CONTRIBUTO: FIRMA LA PETIZIONE


La campagna è disponibile su Facebook al seguente Link




1 Cardona V, Ansotegui IJ, Ebisawa M, et al. World Allergy Organ J. 2020 Oct 30;13(10):100472.
2. Muraro A, Worm M, Alviani C, et al. EAACI guidelines: Anaphylaxis (2021 update). Allergy 2022 Feb;77(2):357-377.
14/06/2022
OBIETTIVO DELLO STUDIO CLINICO E STRUTTURE

Lo studio, che ha l’obiettivo di valutare l’utilizzo di un nuovo farmaco che assicuri protezione dalla reazione all’allergia alimentare diminuendo la sensibilità alle arachidi in soggetti di età compresa tra i 6 e i 55 anni affetti da allergia alle arachidi, si svolge in 2 centri italiani.

CENTRI ITALIANI COINVOLTI NELLO STUDIO

1. Prof. ssa Antonella Muraro - U.O.S.D. Allergie Alimentari Università degli Studi - Azienda Ospedaliera di Padova VIA NICOLO’ GIUSTINIANI, 2 - 35128 PADOVA (PD)
Tel: 331 5764937 il mercoledì dalle 15.00 alle16.00

2. Prof. Alessandro Fiocchi - U.O.C. Allergologia IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ PIAZZA SANT’ONOFRIO, 4 -00165 ROMA (RM) Tel: 06 68592296 tutti i giorni dalle 13.00 alle 14.00

PRINCIPALI REQUISITI PER PARTECIPARE

PARTECIPANTI
• Età compresa tra i 6 e i 55 anni
• Diagnosi di allergia alle arachidi o a cibi contenenti
arachidi

DURATA E IMPEGNO PER I PAZIENTI COINVOLTI
La partecipazione allo studio durerà circa 17 mesi e prevede fino a 24 visite in ospedale.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Telefonare a uno dei centri coinvolti nello studio, durante i giorni feriali.
La telefonata non comporta automaticamente la partecipazione allo studio, ma serve solo ad avere informazioni aggiuntive e/o a verificare se sussistono i principali requisiti per partecipare allo studio e, in caso affermativo, per fissare una visita al centro.
28/04/2022
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato l’undicesimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-COVID-19. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso.

Nel periodo considerato sono pervenute 134.361 segnalazioni su un totale di 135.849.988 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 99 ogni 100.000 dosi), di cui l’82,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.
I tassi di segnalazione relativi alla 2a dose sono inferiori a quelli relativi alla 1a e ancora più bassi per la 3a dose. La popolazione esposta alla 4a dose è ancora limitata.

Le segnalazioni gravi corrispondono al 17,8% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Come riportato nei precedenti Rapporti, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (72% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore.

Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato nella campagna vaccinale italiana (65,2%), seguito da Spikevax (24,7%), Vaxzevria (9,0%), COVID-19 Vaccino Janssen (1,1%) e Nuvaxovid (0,02%), in uso dal 28 febbraio 2022. La distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella evidenziata nei precedenti Rapporti: Comirnaty 66,5%, Vaxzevria 17,7%, Spikevax 14,5%, COVID-19 vaccino Janssen 1,3%, Nuvaxovid 0,03%.

Per tutti i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione.

Nella fascia di età 5-11 anni, al 26/03/2022 risultano inserite complessivamente 439 segnalazioni (circa lo 0,3% delle segnalazioni totali) per il vaccino Comirnaty, l’unico attualmente utilizzato in questa fascia di età, con un tasso di segnalazione di circa 21 casi ogni 100.000 dosi. Gli eventi avversi più frequentemente segnalati sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza. La quasi totalità di queste segnalazioni è attribuita alla prima dose.

Per saperne di più https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_11.pdf