► Fuori casa
VIVERE CON ALLERGIE ALIMENTARI ► FUORI CASA
Il pasto è sicuramente uno dei momenti di relax e di socializzazione per tutti, bisogna quindi riuscire a renderlo un’esperienza piacevole anche per chi è allergico.
Si è riscontrato che il maggior numero di ingestioni accidentali di allergeni avviene proprio fuori casa, soprattutto nei ristoranti, mense e luoghi di aggregazione in genere, dove gli ingredienti possono essere presenti nel piatto anche in forma nascosta o come contaminante.
Le persone affette da allergia alimentare, specialmente se sono a rischio di reazione anafilattica, devono mantenere un livello di guardia molto elevato quando mangiano fuori casa.
Con alcune precauzioni e con il coinvolgimento di familiari e amici, bambini e adulti allergici possono condurre una vita “normale” anche fuori casa.
È indispensabile che ci sia una corretta formazione dell’intera categoria della ristorazione e nel contempo aumentare il livello di consapevolezza e sensibilità sociale verso questa malattia, adottando tutte le precauzioni necessarie per facilitare la permanenza fuori casa delle persone affette da allergia alimentare.
Bambini e adulti devono conoscere le norme di prevenzione da adottare ed essere istruiti a portare sempre con sé il farmaco salvavita. È compito dei genitori insegnare ai loro figli allergici come procedere per renderli autonomi e sicuri anche fuori casa. Gli allergici devono anche imparare a non vergognarsi delle loro necessità perché sedersi a tavola non è solo condividere il cibo, ma è un momento conviviale di aggregazione per parlare e scambiare esperienze, senza vergognarsi di eventuali malori dovuti ad una reazione.
Bisogna informare il personale del bar o ristorante del problema e della necessità di avere un trattamento di riguardo.

Tutto lo staff deve essere consapevole che per evitare ingestioni accidentali di allergeni è necessario leggere sempre le etichette molto attentamente prima di far uso di cibi preconfezionati, perché potrebbero riportare diciture incomplete o elencare cibi in modo tecnico o scientifico, quindi poco comprensibili. Questa procedura andrebbe ripetuta ogni volta che si fanno acquisti: gli ingredienti di un prodotto alimentare possono cambiare senza alcun preavviso del produttore.
La manipolazione del cibo di un soggetto allergico richiede, infatti, molte attenzioni e comporta la necessità di adottare particolari norme igienico-sanitarie e scrupolose precauzioni procedurali durante l’allestimento del pasto.
Va ricordato che è necessario lavarsi le mani prima di assumere del cibo ed evitare lo scambio di bicchieri, posate e sigarette.
Al ristorante, dove è consigliabile ordinare pietanze semplici ed evitare i buffet, è indispensabile chiedere di:
- fare attenzione alle contaminazioni involontarie durante la preparazione del pasto;
- fare attenzione alle salse, condimenti o simili perché possono contenere ingredienti in forma nascosta ( ad esempio aromi naturali, aroma caramello, lattoglobulina sono voci che indicano o potrebbero indicare la presenza di derivati del latte);
- dare la priorità temporale alla preparazione del “pasto speciale”;
- lavare sempre accuratamente le mani e le superfici di lavoro;
- usare stoviglie ed utensili puliti e dedicati esclusivamente alla preparazione dei pasti speciali;
- cucinare i cibi separatamente (specialmente nei casi nei quali potrebbero nascere involontarie contaminazioni incrociate ad esempio nel forno);
- utilizzare olio fresco per le fritture; evitando l’olio di semi vari e quello di arachide (preferire l’olio extravergine d’oliva oppure olio di mais o di girasole);
- analizzare la ricetta, al fine di escludere e sostituire gli ingredienti non concessi nella dieta del bambino allergico con altri sicuri;
- sigillare e separare i pasti speciali sino al momento del consumo (anche in frigorifero).